La cura degli altri e la cura di un settore: in piazza in difesa del lavoro sociale

La cura del prossimo implica anche un solido apparato interno e una rete sostenibile di organismi del sociale. Per questo, Mam&Co. con la sua rete di associazioni aderenti sostiene con decisione il movimento in difesa del lavoro sociale.

A seguito della campagna lanciata dal Forum del Terzo Settore, da Confcooperative, Legacoop e AGCI, ci stiamo infatti mobilitando, uniti per fare adeguare le tariffe del lavoro sociale al nuovo costo della vita. Tutto il mondo ha vissuto, a seguito della pandemia, un progressivo e inesorabile innalzamento di prezzi e costi, conseguenza di molteplici fattori e aggravato dalle guerre esplose in Europa.

“Nonostante le nostre richieste e le promesse ricevute, né la Regione Lazio, né Roma Capitale hanno finora fatto alcunché per adeguare il valore delle tariffe dei servizi sociali ai nuovi costi che quotidianamente dobbiamo affrontare per svolgere le nostre attività – afferma Salvatore Carbone, portavoce di Mam&Co. – Facciamo sentire che il servizio dei più fragili è una precisa responsabilità che tutti dobbiamo sentire, ne va della società tutta e, con questo, della nostra umanità”.

Si sono svolti tre momenti in piazza, il 4 davanti al Campidoglio, il 15 fuori alla Regione Lazio e il 18 luglio, contemporaneamente in piazza del Campidoglio e davanti alla sede della Regione Lazio a Garbatella: non ci fermeremo e continueremo a manifestare in tutti i modi regolamentari, fino a che non vedremo il passaggio ai fatti.

Antonio Finazzi Agrò, presidente de La Nuova Arca, ha dichiarato a seguito delle manifestazioni:

L' assessore Maselli è sceso giù in piazza dopo aver ricevuto la nostra delegazione promettendo a breve un adeguamento straordinario - mentre stanno lavorando a rivedere per il 2025 tutte le tariffe del comparto sociale. Il positivo era che c'eravamo a dire la nostra come lavoratori del sociale e che siamo stati ascoltati. C' è stata una risposta della Regione. La speranza è che si mantengano le cose dette e, da parte nostra, la speranza è che impariamo ad essere più partecipativi, perché lì in piazza sotto il sole abbiamo voluto far sentire che ci siamo e lottiamo insieme al sole, non all' ombra.”

È stata abbozzata una roadmap che fissa come obiettivo la revisione delle tariffe entro il 1° gennaio 2025, con il conseguente inserimento della copertura finanziaria nell’ assestamento di bilancio. La stesso impegno è stato assunto dalla Regione Lazio, che ha annunciato anche un contributo straordinario di 3 milioni per l'emergenza delle cooperative sociali.

Nella giornata di ieri, 31 luglio, Roma Capitale ha approvato l' assestamento di bilancio, includendo 2 milioni per le case famiglia per disabili, che da molto tempo non ricevevano un adeguamento tariffario, e si è impegnata a trovare in settembre, 1.5 milioni di euro per adeguare all' ISTAT le case famiglia madre bambino e minori.

Seguiremo con attenzione le evoluzioni di queste promesse, pronti a scendere nuovamente in piazza, se l'impegno assunto non venisse onorato nei tempi stabiliti.