Urgente adeguamento delle rette per i minori e i nuclei madre-bambino accolti nelle case famiglia
Egregio Sindaco
Le scriviamo in qualità di rappresentanti delle organizzazioni e degli enti gestori dei servizi residenziali per minori e nuclei madre-bambino della Capitale, per sottoporle una situazione ormai divenuta insostenibile e che impone un’assunzione di responsabilità, tanto etica quanto politica, non più rinviabile.
A Roma, come è noto, circa 1.000 minori – di cui Lei è formalmente tutore – e circa 150 donne sole con figli minori in condizioni di grave fragilità sono accolti in case famiglia. Si tratta di servizi altamente specializzati: 88 strutture accreditate per i minori (dato aggiornato a febbraio 2025) e 26 per i nuclei madre-bambino (dato aggiornato a dicembre 2024), tutte sottoposte a stringenti requisiti autorizzativi, strutturali e organizzativi.
Questi servizi operano quotidianamente per la tutela delle persone più vulnerabili della nostra comunità, richiedendo competenza, dedizione e senso di responsabilità. Tuttavia, i costi necessari per garantire standard di qualità e il pieno rispetto contrattuale non sono più compatibili con le rette attualmente riconosciute da Roma Capitale.
Il rinnovo – ormai avvenuto da oltre un anno – del Contratto Collettivo Nazionale delle Cooperative Sociali, giusto e necessario, ha aggravato una situazione economica già critica. La mancata revisione delle rette ha infatti prodotto effetti destabilizzanti: allontanamento di risorse umane qualificate, difficoltà nella tenuta organizzativa, rischio concreto di chiusura dei servizi, nonostante l’osservanza rigorosa delle regole da parte degli enti gestori.
È evidente che la crisi in atto non può più essere scaricata sulle spalle delle cooperative sociali e degli enti del Terzo Settore. Occorre un segnale istituzionale chiaro, concreto e immediato.
Chiediamo, pertanto, con determinazione, un primo intervento – anche simbolico ma indispensabile – attraverso lo stanziamento di una somma pari all’adeguamento ISTAT del costo della vita, rispetto alle tariffe regionali oggi vigenti (2019 per le case famiglia per minori, 2021 per i nuclei madre-bambino).
Siamo pienamente consapevoli delle difficoltà del bilancio capitolino. Ma proprio nei contesti di risorse limitate, amministrare significa compiere scelte e definire priorità.
Infine, ribadiamo la necessità di istituire un tavolo di confronto permanente tra Comune, Regione e Governo nazionale, per costruire insieme un sistema di tutela stabile, equo e sostenibile nel tempo.
Nel chiedere un intervento urgente, le inviamo
Cordiali saluti
AGCI Imprese sociali Lazio
Confcooperative Federsolidarietà Lazio
Legacoopsociali Lazio
Forum Terzo Settore Lazio
Associazione Casa al Plurale
Coordinamento Nazionale Comunità per Minori (C.N.C.M.) – Sezione Lazio
Coordinamento Nazionale Comunità di Accoglienza (C.N.C.A.) - Sezione Lazio
Mam&Co ETS - Associazione delle strutture e dei servizi per nuclei monogenitoriali in situazione di vulnerabilità sociale