Un libro per Eva è un lungo e rigoroso viaggio verso la conquista del diritto all’istruzione da parte della donna in Italia. Un percorso storico condotto con il piglio di un romanzo – ricco com’è di autentici cammei biografici – che parte dal primo millennio, da quando l’istruzione della donna cominciò a essere negata. Già dal capitolo introduttivo, Un libro per Eva sconfigge gli stereotipi che hanno per secoli interdetto alla donna, in Italia più che in altri Paesi europei, il diritto all’istruzione e, con esso, all’indipendenza.
Il dovere di dare un’istruzione alla donna non è una “scoperta” dei Lumi. Non esistono alibi come “i tempi debbono maturare”: dalla notte dei tempi la donna – e il volume ne fornisce le inconfutabili prove – ha sempre dimostrato la sua eguaglianza all’uomo, quando non la sua superiorità, nell’apprendimento e nella produzione di plusvalori culturali in ogni arte o professione. Se in Un libro per Eva si raccontano e si esaltano a ogni pagina tante eccellenze femminili è soprattutto perché esse sono state le testimonianze viventi e patenti di questa verità.
Un fatto emerge con chiarezza: ogni volta che si apre uno spiraglio all’istruzione, l’uomo viene spinto a coglierlo, la donna se lo deve conquistare. La storia che questo volume racconta è perciò una storia rivoluzionaria, che si accompagna a quella dei valori di giustizia e di solidarietà. Ogni vittoria della donna è, dunque, una vittoria dell’umanità.
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